Prendersi cura di sé e delle altre donne attraverso la narrazione
Perché ho scritto questo libro
Ho avuto una vita piena di mille esperienze e vissuta intensamente. Ma solo dopo i cinquant’anni ho iniziato a sentirmi veramente bene dentro alla mia pelle, davvero libera e profondamente grata. Ogni giorno, in studio, incontro molte donne della mia generazione.
E ascoltando le loro storie, piano piano mi sono fatta un’idea ben precisa. Intorno ai cinquant’anni, più nello specifico tra i quarantasette e i cinquantadue, la donna si trova di di fronte ad un’ennesima nuova occasione di trasformazione. Un nuovo bivio che vede da una parte il rischio di un inesorabile declino e dall’altra l’occasione di una vera e propria rinascita capace di esprimere una presenza e una gioia di stare al mondo forse mai stata così piena, consapevole e creativa. Tutto dipende dalla narrazione che la donna fa di sé, della propria storia e del significato attribuito alle “ferite di guerra” accumulate nel tempo.
In questo senso Gemma è una di noi. Meravigliosamente e dolorosamente donne. Così uniche e a volte simili nel nostro continuo e tumultuoso divenire. Sempre più connesse al nostro Femminile via via che gli anni passano. Tutte accomunate dal “dovere” di restare vive, di esprimere e di godere, se la lasciamo libera di fluire, della nostra inesauribile vitalità. Nella gioia e nel dolore. Perché è con la vita che siamo unite in maniera viscerale. E questa simbiosi è la nostra vera medicina.
Il libro è ordinabile in tutte le librerie del territorio italiano e sui principali store online
Dove puoi acquistarlo:
- di Daniela Iurilli
- Casa editrice: Scatole Parlanti Editore
- marzo 2021
- 154 pag
Ogni donna ha il suo modo di arrivare al dunque con la vita. E non di rado questo momento si presenta verso l’età matura quando, assolti i principali compiti assegnati dall’esistenza, l’ineluttabile scorrere del tempo cambia il modo di guardare a se stesse e a tutto ciò che accade.
Ci riconosciamo se voltiamo lo sguardo indietro? E osservandoci allo specchio? È ancora possibile recuperare quelle parti di noi che forse abbiamo lasciato indietro e riaprire le braccia all’esistenza certe dell’impermanenza di ogni cosa?
Gemma trascorre la vita sballottata tra una madre caparbia, silenziosa e razionale e un padre imperativo, impulsivo e passionale. La sua storia si snoda così, accontentando ora un istinto coraggioso e anticonformista, ora una testa disciplinata e rigorosa.
Quando poi, compiuto il grosso del cammino, si ritrova da sola, con due figli adolescenti, un bel po’ di ferite e più nessuno a limitare il suo mondo emotivo, in lei affiora un sentire più indomito, autentico e ancora dannatamente vivo. Tra nuove consapevolezze e un pizzico di ironia si alternano lavoro, figli e amori in una storia di eros, thanatos e spiritualità dove affidarsi al destino, incentivandolo anche un po’, è la chiave per danzare con la vita. A qualunque età.
É naturopata professionista perfezionata in nutrizione e dietetica applicata e si occupa da più di vent’anni di alimentazione e salutogenesi. Formatrice esperta di divulgazione e comunicazione per la salute tiene corsi e workshop in tutta Italia. Di pancia e di testa è il suo primo romanzo.