Le castagne sono fra i simboli più caratteristici e riconoscibili dell’autunno. Con la loro forma bombata così invitante e il loro sapore tendenzialmente dolce (sono infatti ricche di amidi) rappresentano un alimento nutrizionalmente ricco e corroborante.

Pur con un contenuto di amidi, quindi carboidrati, piuttosto elevato, le castagne contengono anche molta fibra e una quantità molto interessante di vitamine del gruppo B, inclusi acido folico e acido pantotenico rispettivamente B9 e B5; vitamina E, vitamina K, potassio, fosforo, magnesio, zinco e manganese. Contengono poi anche diversi aminoacidi (seppur in proporzione molto minore rispetto ai carboidrati, questo va tenuto presente) tra cui acido aspartico, arginina, alanina, glicina, prolina, treonina e serina e nondimento diversi antiossidanti. Il punto di forza delle castagne è però un altro perché a fronte di un contenuto di grassi inferiore a quello della frutta secca a guscio, presentano una buona quantità di acidi grassi essenziali molto importanti per le membrane cellulari tra cui, nello specifico, l’acido linoleico.

Si tratta pertanto di un alimento davvero ricco di macro e micronutrienti che può essere consumato con serenità e con gusto, meglio se in alternativa ad un’altra fonte di carboidrato. Un consiglio di precauzione per chi soffre di colite è di consumerne poche unità per volta in quanto la fibra fermentabile potrebbe peggiorare alcune sensazioni di gonfiore.

Qui puoi provare le castagne cotte in padella su uno spesso letto di sale (il sale distribuisce uniformemente il calore), incise a croce sulla “pancia”, lasciandole coperte sul fuoco (anche dei fornelli) per una quindicina di minuti. Consumate insieme a qualche seme di finocchio sono superlative oltre che ancor più digeribili. Una valida alternativa alle caldarroste peraltro in questo modo velocissime da preparare.

Godetevi questo prezioso dono di natura!