Smaltimento tossine e salute

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Smaltimento tossine e salute

Toxin word cloud

Di quanto l’alimentazione rappresenti una delle principali leve di regolazione della salute, insieme ad attività fisica, respirazione e atteggiamento mentale, ne parliamo, probabilmente mai abbastanza, su ogni numero di questa rivista.

Ma in tale sistema integrato di azioni del buon vivere, della prevenzione e della cura, c’è un aspetto che spesso non viene adeguatamente messo in luce mentre invece riveste a sua volta un ruolo determinante nel mantenimento e nel recupero del nostro benessere più profondo tanto da poter ambire alla posizione di quinto pilastro della salute accanto ai precedenti.

Il nostro organismo infatti, agisce in ogni istante della nostra esistenza un’intensissima attività metabolica composta essenzialmente da due processi primari e tra loro complementari ovvero l’assorbimento di sostanze nutritive e l’eliminazione delle scorie conseguentemente prodotte, altrimenti dette tossine endogene. Cosa sono le tossine endogene? Sono dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare che si accumulano proprio nella matrice extracellulare e cioè in quella importantissima soluzione più o meno gelatinosa, composta essenzialmente di acqua, polisaccaridi e proteine, in cui sono immerse con la loro intensa attività metabolica e biofisica tutte le nostre cellule e che, appunto, occupa lo spazio interstiziale tra cellula e cellula praticamente in ogni tessuto, in ogni organo e in ogni distretto del nostro corpo.

 

La matrice: fondamentale “organo” di regia cellulare.

Possiamo immaginare la matrice extracellulare come un grande mare all’interno del quale le cellule comunicano tra di loro in vari modi mentre ne traggono da un parte il loro nutrimento e dall’altra vi scaricano i loro rifiuti.

Da alcuni anni si è cominciato a dare, a giusta ragione, un’enorme importanza alla qualità di questa struttura proprio perché se ne è messa via via in luce l’importante azione regolatrice e di coordinamento biologico.

In condizioni normali, la matrice extracellulare accompagna il metabolismo cellulare modificando il suo livello di densità e cioè liquefacendosi e addensandosi con ritmo regolare. Passa cioè, per due volte nelle 24 ore, da uno stato di sol, cioè uno stato viscoso più liquido in cui si carica di residui metabolici che provvede a demolire ed eliminare (più o meno dalle ore 3.00 del mattino alle 15.00) ad uno di gel, cioè uno stato più denso durante il quale avviene invece la rigenerazione e la ricostruzione della struttura (dalle ore 15.00 alle 3.00 circa).

Questa dinamica di movimento, decisamente fondamentale alla salute e alla comunicazione cellulare, può però alterarsi per varie ragioni tra le quali in primis lo stress cronico, con tutto il suo corredo di molecole di segnalazione, e l’eccessiva produzione di tossine sia endogene che esogene. Oggi ben sappiamo che l’alterazione di tale equilibrio rappresenta il passaggio invisibile ma certo di quasi tutte le patologie croniche e degenerative che affliggono i nostri tempi.

Da qui ne consegue che tenere in grande considerazione e occuparsi del mantenimento funzionale e della pulizia regolare della matrice extracellulare rappresenta veramente un pilastro fondamentale nel mantenimento e nel ripristino delle condizioni di salute di ciascuno di noi.

 

 

Tossine esogene e tossine endogene

L’inquinamento ambientale rappresenta oggi, come noto a tutti, una delle sfide più minacciose che l’essere umano si trova ad affrontare da quando abita su questo pianeta.

Immersi come siamo in una quantità inaudita di sostanze inquinanti che ormai impregnano senza precedenti l’aria, l’acqua e i suoli, sottoponiamo quotidianamente i nostri organismi ad una costante esposizione di sostanze estranee che ci invadono con una pressione ben più invasiva di quanto non possa essere efficiente ed efficace la nostra capacità di smaltirle.

Purtroppo questo è un dato di fatto con cui dobbiamo confrontarci in maniera attiva rendendoci conto che di fronte a questo contesto ambientale, caratterizzato peraltro da stili di vita spesso innaturali e da un’alimentazione sempre più povera di nutrienti nobili, il nostro organismo, che purtroppo viene a trovarsi costantemente in posizione di difesa su troppi fronti, tende a diventare inevitabilmente sempre più vulnerabile.

A questo punto va da sè la comprensione di un aspetto cruciale del discorso: e cioè che tanto è importante nutrirci correttamente e bene quanto è fondamentale sostenere attivamente l’eliminazione costante del carico tossinico sia endogeno che esogeno. Che, per dirla in termini naturopatici, ovvero di una disciplina che da sempre attribuisce un’importanza centrale al concetto della disintossicazione, significa saper cosa fare per ridurre costantemente i livelli di intossinazione (cioè accumulo e sovraccarico di tossine endogene del metabolismo cellulare) e di intossicazione (cioè accumulo e sovraccarico di tossine esogene provenienti dall’ambiente esterno).

 

Gli organi emuntori

Nel nostro organismo gli organi che si occupano del fisiologico smaltimento delle tossine, insieme ad altre funzioni, sono l’intestino, il fegato, i reni, i polmoni e la pelle. Per questa ragione tali organi vengono detti emuntori primari. Ma poiché proprio per le suddette condizioni di frequente sovraccarico tossinico gli emuntori primari si ritrovano spesso congestionati e oberati dal superlavoro a cui sono obbligati, altri organi minori accorrono in loro aiuto attivando funzionalità escretorie supplementari che hanno appunto lo scopo di alleggerire l’emuntore primario. Si tratta ad esempio delle ghiandole sebacee, dette per questo anche “secondo fegato”, delle ghiandole sudoripare, dette anche “secondo rene” e dello strato basale del derma detto anche “secondo intestino”.

Dovrebbe risultare di immediata intuizione a questo punto come un’acne, un’eccessiva odorosa sudorazione o un eczema della pelle altro non siano se non degli eloquenti epifenomeni di un organismo superintossinato e/o intossicato che sta cercando di liberarsi da un sovraccarico di sostanze indesiderate. Come dicesse: attenzione, sto attivando tutte le vie di uscita per liberarmi delle tossine che mi stanno soffocando ed è per questa via che cerco di ripristinare la circolazione e lo scambio delle comunicazioni cellulari nella matrice di tutti gli organi.

Immaginate che fine fanno quelle tossine quando su un’acne o su un eczema secco andiamo a spalmare una crema farmacologica che faccia rapidamente sparire quella manifestazione. Praticamente la stessa fine che farebbe l’immondizia se decidessimo di non portarla più fuori casa per giorni e giorni andando a chiudere pure porte e finestre in modo da non far uscire neanche il crescente cattivo odore. Le tossine restano all’interno dell’organismo e vengono ridepositate all’interno della matrice cellulare soffocando letteralmente l’attività metabolica delle cellule. Le conseguenze? E’ presto detto: cellulite, cefalee, disturbi digestivi, stanchezza, scarsa concentrazione, ritenzione idrica, irritabilità, basso livello energetico etc. insomma tutti sintomi di un organismo “sporco” e appesantito. Senza contare che poi il nostro corpo, che quelle tossine pericolose dentro proprio non se le vuole tenere, troverà pian piano altre strade per cercare di eliminarle come ad esempio sanguinamento dal naso, emorragie intermestruali, leucorrea, afte, fistole, ulcere e via di seguito.

Tutte queste manifestazioni, a cui spesso noi diamo il nome di malattie, vanno pertanto interpretate come dei veri e propri sforzi di purificazione grazie ai quali il corpo si libera di tossine che saturano il suo ambiente. E che per questa ragione non dovrebbero mai essere soppresse. Perché ricacciare indietro le “piccole malattie” salutari ed rigeneratrici significa spingerle più in profondità per farle diventare presto o tardi malattie croniche e degenerative.

 

 

Vitalismo e processi di eliminazione

Essere dei “buoni eliminatori” pertanto rappresenta una caratteristica tutt’altro che banale nel mantenimento della buona salute. Ma quali sono gli elementi che rendono un individuo un buono o un cattivo eliminatore?

Essenzialmente sono tre e tutti e tre basati di fatto sul livello di energia vitale del soggetto: la costituzione, l’età, il livello di stress fisico (dato dalla qualità della nutrizione ma anche dalla presenza di eventuali piccole o grandi patologie che l’organismo si trova ad affrontare) e/o psichico ovvero emozioni, percezioni, credenze che caratterizzano una determinata fase di vita.

Facendo due semplici esempi rappresentativi, immaginiamo una persona costituzionalmente forte, asciutta, di buona muscolatura, giovane, mentalmente positiva ed estroversa: questa tenderà verosimilmente ad avere una buona dose energia vitale che significherà diverse cose, tra cui un’efficiente ed efficace capacità di eliminare con regolarità tossine endogene ed esogene. Tenderà così a manifestare dei sintomi di eliminazione brevi ma intensi come ad esempio vomito, diarrea, eruzioni cutanee molto marcate, febbre alta, sudorazione acre e intensa. E questo è un gran bene. E’ uno scarico tossinico forte e chiaro. Un naturale, periodico, processo di disintossicazione.

Una persona costituzionalmente più debole invece, magari un po’ appesantita, di mezza età, con scarsa determinazione mentale, cronicamente stressata e preoccupata tenderà verosimilmente a manifestare dei sintomi di eliminazione più sordi, meno intensi e di più lunga durata come ad esempio cellulite, eczemi diffusi e persistenti, mal di testa, pesantezza digestiva, febbriciattola. In questo caso diventa molto importante sostenere l’organismo per disintossicarsi e disintossinarsi in maniera leggera ma continuativa.

 

 

Drenaggio e depurazione

Con drenaggio e depurazione si intende una stimolazione degli organi emuntori deputati all’eliminazione delle tossine attraverso diverse tecniche di aiuto. Il drenaggio è un processo più blando, più lento, più lungo ma anche più profondo. Mentre la depurazione è una modalità più breve e intensa che proprio per questa caratteristica non è adatta a tutte le persone e a tutte le costituzioni.

In entrambi i casi, un drenaggio e una depurazione efficaci devono essere caratterizzati da un aumento dell’eliminazione delle scorie osservabile attraverso una più regolare evacuazione intestinale, urine di colore più intenso e a volte, nei primi giorni, una sudorazione più abbondante. Nella tradizione naturopatica occidentale diverse sono le tecniche per stimolare gli emuntori e quindi ottenere un efficace drenaggio o una depurazione più decisa. Dall’uso di piante come il tarassaco, il carciofo, la betulla, la fumaria, la pilosella o la centella alle frizioni cutanee capaci di stimolare attraverso il derma lievemente arrossato la circolazione periferica e quindi la movimentazione delle tossine; dalle sostanze nutrizionali come l’MSM, metil-sulfonil-metano e altri micronutrienti, alle pratiche tipo bagni di calore (sauna per esempio) o bagni di vapore. Ma poi per ogni situazione e ogni persona, va come sempre valutata la situazione e scelta la combinazione di azioni terapeutiche più adeguate.

 

Resta comunque fondamentale ricordare che il primo passo per aiutare un organismo in sovraccarico tossinico è la riduzione dell’esposizione alle fonti quotidiane di possibile accumulo, il che significa prima di tutto l’adozione di un’alimentazione quotidiana priva di conservanti, stabilizzanti, coloranti, emulsionanti, zuccheri, dolcificanti, residui acidi, pesticidi, residui di vari fitofarmaci, antibiotici, estrogeni etc.; l’utilizzo di un’acqua il più possibile priva di metalli pesanti quali arsenico, piombo, cadmio, mercurio ed altri; la possibilità di uscire il più spesso possibile dai centri urbani per andare ad riossigenarsi nel verde in mezzo alla natura infilandosi possibilmente un bel paio di scarpette da trekking o da corsa per mettere in movimento l’organismo, fare una sana sudata e allontanarsi almeno per qualche ora da tutti gli stimoli stressanti che assediano la vita quotidiana e appesantiscono il nostro organismo e la nostra mente. Riducendo pertanto le fonti di entrata e nutrendo la nostra vitalità attraverso uno stile di vita dinamico ci comporteremo metabolicamente come dei buoni eliminatori attivando anche in questo modo un circolo virtuoso di ulteriore incremento della vitalità e della salute.

 

Articolo pubblicato da Daniela Iurilli su L’Altra Medicina –  numero di Maggio 2020